Dopo un
periodo di assenza, un pò forzata da circostanze esterne, mi sono deciso a
ritornare al grande e trionfale ritorno degli appuntamenti Femdom del FIE.
Sebbene sia stato assente più di un anno, posso dire, in tutta onestà, che
tutti gli eventi da Loro organizzati, sono stati stupendi e mi sono sempre
divertito tanto.
La molla
che mi ha fatto scattare questo impulso del ritorno alle scene Femdom, è stata la
voglia di rivedere tutte le persone che già conoscevo. Finora, a tutti gli eventi
Femdom a cui ho partecipato, ho sempre incontrato / conosciuto tutte persone in
gamba e simpaticissime: Domine e slaves. In particolar modo la sacra triade del
FIE: Miss Kristine, Lady Khadya, e Miss Rossofuoco, nonché uncielodieroi, Miss
Alexa, Federico, strapon, Mirko, ect ect. Negli eventi Femdom nasce sempre un
legame di amicizia che non si può rompere, di cui si sente la mancanza col
passare del tempo e la distanza che ci separa.
Non
appena arrivo in stazione centrale a Milano, colgo con l’occhio una scena a dir
poco inconsueta: un paio di donne, vestite praticamente da Mistress!! Non
c’erano telecamere, o fotografi, non era una pubblicità, o un film, e tuttavia,
c’erano! L’unica cosa che contrastava erano i loro zaini sulle spalle. Non so
se fossero state straniere o Italiane, ma di sicuro erano due turiste, vestite
in pelle, con i tacchi alti, e addirittura con il classico capello militare!
Sorrido tra me e me, se questo è un segnale di sicuro la serata andrà benone!
Dopo una
breve pausa in albergo per rinfrescarmi, mi dirigo verso la location del FIE.
Subito vengo accolto da sorrisi, abbracci, strette di mano, mani da baciare e anche
stivali! Sono tutte in abbigliamento da Mistress; gli slaves con le loro
magliette di schiavi del feudo.. sono tornato a casa!! Tacchi alti a non
finire, stivali in vernice nera, latex e latex e ancora latex…
Tra le
solite facce che già conosco, ce n’erano parecchie di nuove: infatti il numero
di presenze, (anche se qualcuno purtroppo non è potuto venire all’ultimo) si è ancora
moltiplicato! Conosco Contessa Verena, di cui avevo sentito parlare molto,
tramite i canali di social network, ha uno splendido sorriso, e mi ricorda una
bella discussione con un altra Mistress che mi disse che il comando non è
sempre dato con toni duri, ma che anche con un bisbiglio, esso è
inevitabilmente obbedito.
Mi addentro
nelle sale, altre Mistress stanno finendo di fare le sessioni fotografiche.
Rivedo con piacere Lady Martina e Miss Sugar. Pian piano, cominciano ad
arrivare altri partecipanti: faccio la conoscenza di Lady Tayla, Miss Lucrezia
de Rossi e Miss Amelia, che fino a quel momento conoscevo solo virtualmente attraverso
lo schermo di un monitor. E’ questo il bello degli Eventi del FIE: si associa
un volto ad un nick, si conoscono persone vere che si mettono in gioco, che
affrontano i loro dubbi, le loro paure, che vengono, si divertono e, quando la
serata finisce, sorridono al pensiero di quanto le loro paure fossero state
ridicole e infondate. Niente “ma, però, se, se fossi andato, se ci fossi stato”..
si prende e si va, e vi assicuro che è la miglior decisione che si possa
prendere nel corso della vita.
Quando
siamo più o meno al completo comincia l’Evento. Tutti gli slaves del feudo sono
allineati dietro la sacra triade del FIE, Miss Kristine in piedi, spiega le
ultime novità accadute negli ultimi tempi e da il benvenuto alle nuove Miss,
che per la prima volta presenziano al FIE. Detto fatto, sotto i rigidi ordini
di Miss Rossofuoco si procede a servire la cena. Ognuno è indaffarato a servire
una Miss, io sono stato fortunato e onorato di poter servire Lady Zara, che già
conoscevo: una Signora di gran classe e alla fine l’ho ringraziata per avermi
scelto. Ho avuto un privilegio di non poco conto, sono stato felice di averla
potuta servire, seppur per poco tempo. E’ questa la cosa bella: esser felici di
servire qualcuno, di farlo non tanto per le sessioni di gioco, ma solo per la
voglia di farlo. Solo dopo, che ho finito di servirLa, ottengo il permesso di
poter mangiare. Di solito io non mangio tanto, cerco sempre di star leggero,
giusto per impedire che magari succedano “incidenti” durante le sessioni di gioco,
ma è anche vero il fatto che è importante metter qualcosa dentro lo stomaco,
onde evitare di sentirsi sfiniti: gli eventi del FIE durano parecchie ore, a
volte anche giorni e la prima regola, che forse noi slaves dovremmo osservare,
è che se vogliamo servire al top le Mistress dobbiamo forse prenderci un pò più
cura di noi stessi.
Dopo la
cena, le Signore hanno cominciato a divertirsi: Federico è stato preda di molte
Miss, data la sua infinita resistenza. Io sono stato ancora fortunato in quanto
ho avuto il privilegio (scusate se mi ripeto) di esser stato oggetto delle
fruste di Madame Tayla. Ha studiato in dettaglio la scheda dei miei limiti e,
con molta generosità, si è limitata ad usare su di me solo un flogger e la
frusta da dressage, quella lunga. Quest’ultima è molto particolare: sembra
viva, quasi un’estensione del braccio della Miss. La senti sulla tua schiena
come fosse un insetto che si sposta qua e la e ti colpisce con il suo
pungiglione. Un’esperienza molto interessante decisamente! Ringrazio Madame
Tayla. A fine serata ho potuto ammirare i pochi segni che avevo sulla schiena..
per così dire: i segni delle sue attenzioni… Sono proprio questi, i segni
visibili e non (come ad esempio i dolori ai capezzoli per le pinzette, che
abbiano nei giorni successivi quando ci cambiamo) che ci fanno ricordare, a distanza
di tempo, quelle persone ed è una cosa
che non tutti (quelli che non fanno bdsm / Femdom) possono avere!
Miss Katia
invece mi ha usato come cane! Anzi si può dire che Ella avesse una muta di cani
al suo seguito! Ha preso me, il suo slave e altri due. Quattro cani che
la seguivano e abbaiavano; a dire la verità il sottoscritto abbaiava e guaiva
in quanto, in quattro, tutti insieme non passavamo per la porta e pertanto
cercavo di mettermi dietro, ma avevo il collare che mi strattonava e tirava e
quindi o andavo a sbattere sul muro o rischiavo di strisciare per terra! Poi
tutti e quattro abbiamo partecipato ad un gioco: dovevamo andare a raccogliere
la pallina che Miss Katia ci lanciava.. mannaggia, non ne ho presa neanche una
!!
E se pensate
che sia finita qui vi sbagliate perché poi LadyT ha coinvolto me, strapon, e
ucioslave a immedesimarci in aeroplani umani, con tanto di effetti sonori e jet
a reazione; questi ultimi altro non erano che due enormi dildi che bisognava
mettersi tra le braccia. Non vi dico le risate che le Signore si sono fatte, a
spese di noi slaves, della compagnia aerea “duecazzi”
Ad un
certo punto della serata molte Domine si sono cambiate di abito e come sempre erano
stupefacenti, ma purtroppo, a causa dei tacchi o troppo alti o portati a lungo
tempo, alcune Signore avevano i piedi doloranti. Ecco che il sottoscritto ha
potuto massaggiare i piedi di Lady Tayla e Lady Zara. Il massaggio, in questo
contesto, non ha niente a che vedere con il fetish che molti di noi hanno,
semplicemente si tratta di dar Loro un pò di sollievo, ecco perché cerco sempre
di dare il mio massimo, di usare le mie energie, massaggiando, strofinando le
piante dei piedi, le caviglie, le dita, in modo da riattivare la circolazione
del sangue; è un compito molto importante, diventiamo così responsabili del loro
benessere, seppur per un breve momento.. c’è forse qualcosa di meglio??
Verso
fine serata ci sono state delle performance con gli aghi, sono spiacente di non
poter dare un resoconto su questa pratica: purtroppo gli aghi sono un mio
limite e confesso che, la sola vista, mi fa rabbrividire tanto è vero che durante l’esame del sangue mi volto !
;)
E finisce
la serata. Di nuovo tra sorrisi, strette di mano, mani da sfiorare, stivali da
baciare, con la promessa di rivederci alla prossima, non si sa dove, ne
quando…(non ancora!) e il giorno dopo, chi con dolori chi meno, sente la
mancanza di tutto questo, di tutte le persone. E’ un legame speciale quello che
ci unisce: siamo sparsi per tutta Italia, ma non appena arriva il momento,
lasciamo tutto e corriamo al FIE.
bootloverslave cronista