Tempo fa lessi queste righe sul sito Femdomitalia, sono
parole tradotte da un libro di una Mistress americana o inglese di cui
ora non ricordo il nome, mi ci ritrovai alla grande Penso davvero che una Mistress debba essere così !!!!
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(aspetto assai caratteristico), possiede un certo tipo di umorismo, una
risata assennata, folle e spensierata che attraverso il corpo del
sottomesso e gli scuote le ossa. Una domina genuina è un tantino
intimidente, e riesce a ottenere la tua attenzione quando sussurra tanto
quando grida."
Una Padrona può portare lo schiavo sino a un’estasi
di aspettativa e immaginazione febbrile mediante le azioni più semplici:
uno sguardo, una parola
L’aspetto più importante della brava Padrona o del bravo Padrone è il fatto che non è mai sadico o distaccato dal punto di vista emotivo.
Gli schiavi sono più vulnerabili della persona comune, e il
predominio fisico, pur fornendo quell’abuso necessario tanto caro ai
loro cuori, li spalanca anche alle emozioni. Un bravo dominatore non
calpesta mai un cuore.
La Padrona ideale dev’essere innanzitutto una
psicologa. Per me le parole chiave sono: ascolto, percezione,
esperienza, immaginazione, interazione, concentrazione, indipendenza e
disponibilità.
Deve possedere l’abilità di mischiare la fermezza con una tenerezza ben indirizzata, proprio come quando ammaestri un cucciolo.
Dev’essere
laconica e recisa, mai volgare, con uno spiccato senso dell’umorismo.
Deve possedere una comprensione psicologica dei suoi argomenti, ed è
fondamentale avere la capacità di penetrare nella mente del sottomesso.
Una Madame non è una macchina per frustate.
Una vera Madame possiede le qualità di una ipnotista, di una psicologa e di un’attrice.
La perfetta Padrona dovrebbe possedere:
1) La creatività di una regista teatrale nella gestione di una sceneggiatura eccitante;
2) Spirito e immaginazione per vivacizzare il copione, quando
necessario;
3) Sensibilita’ acuta per anticipare e adattare i desideri dello schiavo. Infine, ma non ultimi, una simpatia
per gli uomini e il piacere della propria arte, altrimenti l’antipatia o
l’ostilità sarebbero immediatamente evidenti, dato il coinvolgimento
intimo con lo schiavo.
Non è competitiva, e coglie ogni occasione per
lodare le Domine colleghe per i buoni risultati ottenuti
nell’ammaestramento degli uomini. Se decide di dominare una femmina in
pubblico, lo fa soltanto per ragioni erotiche, in modo da non promuovere
la violenza verso le donne. Però, a un livello d’immagine strettamente
superficiale, proietta una sensualità ardente che prende tutti in
trappola con suo magnetismo. Le labbra, gli occhi, le mani sembrano
dire: “Vieni qua, parla con me...” Eppure, quando ti avvicini, una forza
invisibile ti avverte di non accostarti troppo senza un permesso
esplicito. E’ focosa, seducente, e molto sicura di quel che vuole."""""