lunedì 30 maggio 2011

Il Mio F.I.E

Ultimi giorni di un fantastico mese di maggio, mentre sorseggio un caffè avvolta dai profumo del gelsomino in un angolo di questa città milanese sale la voglia di scrivere...


Potrei descrivere minuziosamente gli eventi senza perdere nemmeno un minuto di quelle giornate che sono state per molti di noi uniche e irripetibili...

Potrei realizzare con i giusti aggettivi una caricatura di tutti i partecipanti per poi terminare con una spruzzata di gentili ringraziamenti e caramellose affettuosità....


invece no...


chi vuol sapere per morbosa curiosità faccia un giro altrove...


Scrivo per chi è stato lì e ha potuto vivere il calore di emozioni date anche solo da uno sguardo.

Torna alla memoria tutta una serie di occhi sgranati e di orecchie ben aperte nel momento in cui sono stati agganciati collari che simboleggiano un appartenere più ampio: slave del Feudo.

Ho ammirato quegli uomini che da soli hanno accettato di mettersi alla prova, coscientemente hanno piegato il collo e accettato regole che non erano messe lì a caso.

Abbraccio nel ricordo le Donne che hanno lavorato duramente perchè questo evento fosse possibile, Donne che hanno saputo farsi amare, in loro posso davvero dire di aver "trovato" una Sorella maggiore e un nuovo senso materno...

La bellezza di raccontarsi tra vicoli storici di una Milano assolata, ognuna con la propria valigia di ricordi conoscersi sempre di più, per poi viversi tra fantasie che galoppano verso giorni che saranno come Noi li abbiamo pensati.


Complicità...

parola chiave di questo evento per Noi, organizzatori e coppie...


la Nostra coppia...

Io, eccitata agitata e sempre sulle spine, giorni che sono passati con la velocità di un lampo, riesco a fermare il ricordo su ogni passo che hai fatto accanto a me.

Le parole scorrono melodiche, non sei mai stato così, i ruoli si sentono palpabili ed espressi quando accanto a me in ginocchio t'imbocco di cibo e di sguardi...

Scivolano sulla pelle brividi di passione, ti sento alle mie spalle in piedi composto, la mia guardia, il mio cameriere il mio solo ed unico schiavo.

Sorprese che scorrono su corde rosse, calano dall'alto di travi in legno, s'illumina la stanza di lanterne sospese...

Il tuo corpo offerto nelle prime ore del mattino viene finalmente segnato, lunghe lingue di cera sulla schiena colpita e il mio di corpo è altrettanto caldo quando si avvicina a te ti tocca ed è voglia, è un onda che sale, piacere che trova voce attraverso la nostra pelle sottile come un velo traspare l'amore che abbiamo uno per l'altro.


Siamo stati Noi nel più profondo, ancora saturi di mille emozioni, sorridenti e traboccanti di pensieri e progetti futuri riprendiamo la strada del ritorno...



2 commenti:

  1. Sei una splendida Donna Rossofuoco e la mia emozione nel leggerti non trova voce...ma so che tu riesci perfettamente a sentirla.
    T.V.B.

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  2. Ogni volta che leggo i post di Miss Rosso Fuoco e/o uncielodieroi, mi commuovo sempre.. son belli da leggere, leggere e rileggere, perchè scritti così non ce ne sono tanti, persone così non ce ne sono tante :) Grazie di tutto

    boot

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