E' con grande piacere che pubblichiamo questo bellissimo racconto dell'ultimo Evento, scritto dalla Nostra nuova amica Miss Elisa. Buona lettura :)
Il periodo dei morti, si sa, è un periodo di transizione. E’
l’autunno che scivola dentro l’inverno, lo muta in un tempo aspro e severo.
Halloween è la sua rappresentazione rituale, celebra il controllo della vita
sulla morte, e un fine settimana FEMDOM
ne diventa per me diventa l’ espressione più alta.
Quando arrivo, sabato mattina, la villa scelta per l’evento
organizzato dal F.I.E. mi accoglie imponente e silenziosa, una maestà in mezzo
al verde spento della piatta campagna piacentina. La raggiungo in auto
percorrendo una lunga strada sterrata, e per
accedervi digito un codice alfanumerico in entrata, accanto al cancello.
La ritualità è massima: si lascia alle spalle un mondo, si accede a una realtà altra. Farò subito la conoscenza di uncielodieroi
che mi accoglie trasportandomi sollecito il bagaglio, e mi piace pensare che
nulla debba essere spiegato né richiesto, uno slave ha la dignità di un re quando
sa fare bene il suo lavoro.
Le incontro in sequenza le tre Dame del F.I.E, Miss Kristine,
il mio gancio per questo evento di Halloween, Lady Khadya e a seguire Miss
Rossofuoco, che porta dolente e possente la sua bimba in grembo. Miss Sugar,
che ricorderò nitidamente e a lungo per la minigonna e le calze a rete, stivali
severi da cavallerizza. Lady Alexa, discreta
e sapiente maestra di cane.
La mattina si snoda pigra, chiacchiero con le Miss, mi faccio
preparare un caffè, ho modo di ambientarmi rapidamente. Un giro per gli spazi
comuni e mi viene assegnata una singola della tonalità del turchese: Colette,
una sissy deliziosa, mi aiuta a disfare i bagagli. Monta sulle grucce gli
abiti, spolvera svelta stivali e scarpe decolleté, desiderosa di piacere. Ogni
cosa si incastra a perfezione, secondo un mio personale mosaico immaginativo.
Il resto, il mondo, sono fuori. Lo saranno per due giorni interi. Dalle
finestre la vista spazia tra casolari lontani e orizzonti nebbiosi. Un giardino
che in estate è uno spettacolo, circonda la sontuosa villa secentesca in cui
soggiorno. Dentro, negli ambienti, odore
di incenso e caffè e passi discreti.
Il pranzo diventa una vera occasione di socializzazione.
Ognuna racconta di sé. Gli schiavi del feudo, ucioslave, peregrino e mirko e
gli schiavi collarati - yoppo/brenda, proprietà di MissKristine, marco che
appartiene a Miss Khadya e uncielodieroi, di Miss Rossofuoco -, servono
antipasti, stappano bottiglie di vino tra i quali una linea dedicata proprio al
FEMDOM, regalo di un viticoltore devoto. Ci divertiamo a somministrare torta al
cioccolato a cagnolini festanti a due zampe, che scodinzolano felici di farci
felici. Ogni argomento è il benvenuto. Il livello è alto. C’è intesa, ironia e
autoironia. Mentre si fa il punto sugli ultimi preparativi, si commenta sulla
festa in arrivo e dopo una sessione pomeridiana di massaggi ai piedi eseguiti
con dubbia maestria dagli schiavi in sala comune, le Signore che aspettiamo per
la sera planano nel nostro tempo insieme con la grazia e la possenza di un
colpo di frusta. LadyT e il suo schiavo fabio, Lady Barbara, sagomata in un
corsetto mozzafiato che le glorifica i seni, e poi la prodigiosa ReginaFlo, imponente nel
mantello che la barda mentre conduce al guinzaglio una coppia di cagnetti
maturi, due schiavi gaudenti animati da vera adorazione per la loro Regina,heelslover
e schiavomario.
In assenza del mio, mi viene assegnato un servo del feudo,
peregrino, un giunco dalla delicatezza efebica ma dalla schiena d’acciaio attento
e silenzioso, perfetto per i miei gusti personali. Si cena, una vera e propria
girandola di portate pensata dalle sapienti mani di Rossofuoco: tortelli e
muffin di zucca, una sequenza di salumi, norcineria, salse,formaggi e torte
salate. Le tre Dame del F.I.E siedono allineate l’una all’altra, truccate
secondo i dettami di una festa lunare quale è Halloween. E’ quasi la fine della
cena, le ospiti vengono omaggiate di un portachiavi che reca un pendaglio che è
un piccolo flogger di cuoio nero. Voglio pensarlo come un segno di
appartenenza. Viene servito il dolce e
poi si procede al brindisi e verso il picco della serata, i giochi in salotto.
Se esiste un Dungeon di classe non può che essere questo: in
un perimetro ampio e caldo dai soffitti altissimi, con un grosso camino in
centro e tre divani sistemati a ferro di cavallo, spessi tendaggi alle finestre,
trovano posto una gogna pelvica, una croce di Sant’Andrea, una sedia medievale
che utilizzeremo il giorno dopo per una spettacolare mummificazione, una
gabbia, tavoli sui quali sono adagiate fruste di vari tipi e calibro, candele
per giochi di cera. il salotto diventa il fulcro di un’ intensa attività di
dominazione: LadyBarbara strizza i capezzoli di ucioslave con un morsetto,
ReginaFlo utilizza un paddle dalle borchie astronomiche sul culo di heelslover,
i miei stivali di pelle vengono tirati lucidi dalla lingua di peregrino, che ho
fatto denudare dalla vita in su e attaccato a un guinzaglio. Nulla mi stimola
più delle catene fredde sulla pelle nuda. Brenda/yoppo, sexy e remissiva, se ne
sta accucciata alle caviglie della sua Padrona giustamente orgogliosa della Sua
creatura. Il divertimento, l’eccitazione visiva e sensoriale sono massimi: un
vero e proprio tableau vivant. Nel
pomeriggio, mirko e ucioslave sono stati battuti a dovere da una rosa variegata
di mani. Adesso è la fustigazione di peregrino ad opera di Rossofuoco a
regalare uno spettacolo unico. Gli schiocchi della frusta lunga sul muro, le
“toccata e fuga” su peregrino la cui pelle si apre come un fiore, l’abilità
manuale al servizio della dominazione e della spettacolarità. E’ espiazione per
chi la subisce, diventa attimo di compiutezza estetica per chi osserva. Noi
tutti osserviamo. In silenzio, ammirati.
La notte arriva tardi, mi ritiro alle 3. I sogni sono opachi
o non sogno affatto, ma la camera è morbida, tiepida delle mani che l’ hanno ripulita,
sistemata con affetto. Di sicuro, colette. Voglio che arrivi subito giorno,
forse piove, sento un motore in lontananza, non mi preoccupo. Sono protetta.
Quelle che ho attorno sono amiche e sorelle. E’ di nuovo chiaro, una colazione
veloce e MissKristine mi invita a tornare di là dicendomi solo, “adesso vedrai”
.La segue yoppo, eccoci di nuovo tutte nel salotto grande e una luce fredda lo
invade ma siamo ancora pronte a giocare, gli slaves dietro a noi in parata
ordinata, le facce attente sopra le camicie bianche e papillon nero di
ordinanza. MissKris, con l’aiuto di MissSugar, procede alla mummificazione di
yoppo che viene fatto sedere a braccia incrociate sulla sedia medievale ,
spessa di legno caldo, avvolto nella pellicola nera lucidissima che in dieci
minuti lo isola dal resto, lo rende oggetto delineandone i contorni, le
fattezze. Passiamo dita, unghie, accarezziamo la sua pelle di plastica tiepida.
Mai come ora ho avuto percezione della vita e della morte, di quanto labile sia
il confine nella sua messa in scena. La possibilità di esplorarla rimanendo
vivi. Credo sia il grande concetto che
sta dietro le pratiche BDSM e di dominazione: persone come cose o animali, ruoli
finalmente capovolti e guardati per ciò che sono, costruzioni umane e dunque
passabili di messa in discussione. Possibilità insperate.
Mi piace, penso . Una casualità non casuale mi ha condotta a contattare
il F.I.E, a seguirlo sul blog. Mi piace quel che sento stando qui. La capacità
degli slaves di mettersi in gioco, la condivisione e la sorellanza che permea i nostri discorsi sulla necessità della
consapevolezza del nostro valore di Domine libere ed uniche, per esprimere
ognuna la propria personalità.
Parto nel tardo pomeriggio, in una domenica che ha
ripristinato nella notte l’ora solare. Lascio un mondo e ne trovo un altro, un
piccolo grande cambiamento dentro di me e fuori di me. Un ringraziamento è d’obbligo.
Grazie Compagne di giochi, non smettete di esserci con la vostra fantasia e
passione.
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