sabato 21 settembre 2013

Aspettando il prossimo Apericena con gioco.....



C'e già un gran fermento per i preparativi del prossimo Apericena del 26 ottobre; la Triade dell'organizzazione è già all'opera da tempo per far sì che si realizzino idee e progetti al fine di rendere piacevoli queste occasioni di incontro .... ci mette entusiasmo e passione... eh sì perchè tutto l'impegno ed il lavoro svolto danno sempre un gran senso di soddisfazione: gli ospiti sono sempre entusiasti di partecipare e condividere le serate del F.I.E.

In attesa della prossima serata la nostra affezionatissima Miss Elisa ci fa cosa molto gradita scrivendo il "riassunto  della puntata precedente" che di seguito pubblichiamo! :) Arrivederci a presto !!




Aperitivo FIE 8 giugno 2013 – L’ombra lunga del ricordo 2
Milano  apri le tue porte, srotola i tuoi tappeti migliori, adorna di petali di rose le tue strade. Imbottiscile di paglia perché si oda, discreta, la melodia dei nostri tacchi sul tiepido pavé meneghino. Lucida le trombe ai tuoi musici. Che si appendano bandi. C’è l’aperitivo del FIE, arrivano le Miss. E con loro schiavi, cicisbei, nuovi adepti, amici di lunga data, legittimi curiosi. Un cane vero, perfino. Perché non si dica che, reali o fittizie, le Miss non amino le bestie. Stelle stelline guardateci con benevolenza. E voi lettori prendete la cartina d’Italia, chiudete gli occhi e puntate il dito. Liguria? C’era, con MissKristine e yoppo.Toscana? Presente, Lady Khadya con marco schiavo toscano. Lombardia? Sì, nella lattea rotondità di Rossofuoco accompagnata dal neopapà uncielodieroi. Ben ritrovate organizzatrici. Bonsoir slaves.
L’Umbria è presente, eccola ed eccomi, scortata da peregrino che non si scolla un istante dai miei stiletti. Chiamatela devozione, chiamatela timidezza. Dalla terra lombarda arrivano in molte: LadyT con eleganti sandali chiari , ciarliera ed impetuosa. Regina Catena, la Domina in rosso accompagnata da un raffinato cicisbeo, desideroso di entrare nelle “segrete” delle dinamiche di dominazione. Autoctona MissLeda con slave “genio della lampada” e vero cane al guinzaglio, quieto più di numerosi schiavi ai quali dovrebbe impartire lezioni di mutismo strategico. Piemonte? Presente in Miss Sugar che reca con sé, a mo’ di biglietto da visita, i suoi attrezzi di fustigazione. Lombarda pure Lady Martina, seria, imperiosa, affascinante. Miss Marple, presente con slave diego al seguito. Lady Serena? c’era, accompagnata dal suo schiavo claudio. Ma più di tutto era presente il desiderio di trovarsi, raccontarsi  e semmai conoscersi perché molti mesi sono passati dall’ultimo evento del FIE – era ottobre 2012- dall’ atmosfera di intesa che  Kadhya, Rosso Fuoco e Kristine hanno saputo creare coagulando  con equilibrio le differenze proprie e di chi si avvicina al FIE. Qui puoi metterti  a tuo agio. Se siamo streghe possiamo essere anche buone. Racconta i tuoi segreti schiavo. Palesa i tuoi dubbi. Sii rispettoso e sarai ascoltato. Confrontatevi Miss.
Non sono previsti giochi stasera ma ha poca importanza. Consideriamola una ripartenza. Per ora basta un aperitivo per oliare i meccanismi di questo incontro. E un buffet goloso, dettaglio che non guasta. Le Signore, servite da più o meno solleciti schiavi. Apre le danze Leda la cui affermazione “qualcuno deve pur cominciare al buffet ”mi trova in perfetta sintonia. In effetti per entrare in questi sottilissimi calzoni sono rimasta a corto di calorie. peregrino riempimi il piattino. E tu ucioslave ricorda: mi hai promesso la tua schiena. Assaggerai la frusta di Miss Elisa.Quando, dove? Chi può dirlo quando.
Ambientazione dello spazio: minimal. Ovvio, siamo a Milano, qui si lavora per sottrazione. Hanno riservato per noi parte del locale. Lampade a luci soffuse diffondono bagliori lunari che si riflettono su visi, su gioielli, su tacchi,sopra unghie laccate. Tavolini bassi, ampi e chiari. Mi ricorda la Spagna, il Mediterraneo, certe vacanze  estive molli e svagate. Profumo di sabbia e mughetti sfatti dal sole. Ma no, è solo immaginazione. Questa è Milano e questi sono i Navigli. E’ che sono così rilassata: eppure ho attraversato gli Appennini e le Ande per ritrovarvi tutte. Musica. Mmmh: sinceramente non ricordo quale. Ma è probabile che ci abbia consentito di parlare agevolmente. C’è pure uno spazio esterno, dove chi fuma trova sollievo alla necessità di soddisfazione orale. E’ un andirivieni. Quando smarrisco le mie amiche so dove trovarle. Ragazze il fumo invecchia la pelle!
Non siamo sole in questo locale. La fauna umana è variegata. Osservo noi e gli altri consapevole dei retroscena, di cosa succede spesso nelle nostre camere da letto: c’è una pacatezza, una tale mancanza di affettazione. Nei nostri armadi tailleur e strumenti verberatori. Dominazione, non hai necessità di stilemi formali. Queste sono Donne e uomini con professioni e famiglie. Non solo e non sempre figure di carta. Qui la carta brucia in fretta  e polverizza la labile cortina di ferro del web. Qualcuno è troppo timido per parlare. Altri si riconoscono dal nick. Altri si dimenticano che il “Lei” è appellativo gradito, ancorché obbligato in un contesto Femdom.
E poi, l’imprevisto: siamo partiti insieme ma uno lo abbiamo smarrito. Un giovane palestrato a noi aggregato sulla linea di partenza. No te preocupes Massimo. Hai fatto la tua magia. Oplà e scompari. Oplà e ricompari. Certo in un gruppo diverso, a pomiciare in quell’ angolo con una giovane punk. Ma che importa. Perché con noi puoi trovare te stesso anche per vie laterali e sorprendenti.

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