domenica 3 aprile 2011

così sbocciò l'idea...


Veleggiava ancora nelle menti degli artefici del primo Aperitivo FemDom del 2011, lo stato di benessere e desiderio di creatività... La serata milanese aveva avuto un successo oltre le più rosee aspettative, si erano contati quasi quaranta partecipanti, molti in trasferta da località tutt’altro che vicine. Happy hours scandite dal suono di tacchi a spillo!

Ad accendere l’innesco fu MisKristine, che un paio di giorni dopo inviò a Noi tutti una mail, con un paio di location davvero particolari; un castello da matrimoni immerso in un giardino botanico con una sala delle torture diventata un museo, ed un Borgo sopra ad una rocca sperduto nelle campagne del chianti. Il messaggio di MK chiudeva salutandoci e dicendo: “Proviamo a sognare un po’...”


La nostra cara amica conosciuta per i suoi eventi FemDom, era senza un posto dove organizzare i futuri incontri, con quella mail aveva alimentato le fantasie di Rossofuoco, che nella sua mente immaginava scenari di un feudo comandato da emozioni di dominanza femminile. Trasmettendoli al suo compagno, “Il Segretario” che era in lui si mise ad ascoltarla ed a raccogliere quell’entusiasmo... prese carta e penna e inizio a calcolare il costo di quella struttura. Il giorno dopo chiamò l’agenzia e capi che la Toscana aveva moltissime situazioni similari, quella terra era terreno fertileper quello che si voleva coltivare e far nascere...!


Furono valutate più di 50 soluzioni, dal Chianti alla Versilia, dalla Maremma alla ValdiChiana, mentre i sogni di MisKristine e Rossofuoco vedevano una sorta di OWK italiano rivisto, corretto e senza lucro, le proposte si assottigliavano ad un numero di una decina.


Bisognava intuire bene il tipo di territorio, come veniva tutelata la privacy, rapportare spazi, servizi,prezzi e posti letto per fare questo fu fondamentale il ruolo di Khadya. Toscana d’origine conosceva il territorio!


Eravamo arrivati alla scelta di una graziosa casa colonica, ora bisogna districarsi tra anticipi caparre, contratti e visite in loco... dovevamo ancora metterci in discussione per aprire quel cancello di un sogno, lungo tre giorni...


Ora anche voi potrete passare per questo cancello.. ;-)

5 commenti:

  1. I miei più sinceri complimenti a tutte voi che cercate di trasformare in realtà questo bellissimo sogno! Vi ammiro molto. boot

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  2. I sogni non sono altro che l'ombra della realtà e realizzarli è una gran bella avventura!

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  3. Sarebbe bello valicare quel cancello!
    Complimenti!!

    Miss Alice

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  4. Dopodomani vado in posta. Vado ad inviare l’anticipo per l’evento di metà maggio organizzato dal regno. E’ la mia prima volta che partecipo ad un evento femdom, e anche un evento di così tanti giorni. Confesso.. un po’ me la faccio sotto, ma vado.. vado perché fintanto che non provo, non saprò che cosa vuol dire, vivere un intera giornata in un clima femdom. Vado perché con i se, con i ma, non si risolve niente, stare a casa e vivere di sogni dietro uno schermo, porta solo al rimpianto, al dirsi, ma se c’ero, ma se andavo… Essere slave, vuol dire mettersi in gioco, mettersi in gioco con gli altri e con se stessi, conoscere le persone veramente per quello che sono, non un insieme di pixel dietro uno schermo piatto, essere slave, vuol dire anche essere coraggiosi, sfidare le proprie insicurezze, la propria timidezza, uscire allo scoperto, e vivere meglio.. Io vado… poi vi racconto come è andata :)

    boot

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  5. boot complimenti il tuo spirito è quello giusto.. Il tuo commento mi ispirerebbe anche un post..!
    Caro boot ti confermo che anche io provo un dolce timore.. Che al mio primo evento Femdom era a livelli esponenziali..
    Lo staff organizzativo è ben attento a tutelare nel modo corretto e con un certo "stile" chi come te si metterà in discussione, considerando anche il fatto che tre giorni sono un periodo lungo e che possono anche essere necessari dei momenti "disimpegno", ma di questo te ne parleranno le Organizzatrici..
    Unci

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